martedì 27 marzo 2018

Krusciov nuovo primo ministro sovietico

Il nostro sondaggio tra i lettori orientati a sinistra, riguardo alla concezione del comunismo e alla necessità di cambiare strada da parte dell’Unione Sovietica, vede una chiara divisione tra due schieramenti, con un lieve vantaggio della fazione filo-stalin. Il popolo russo sembrerebbe dare ragione a chi vuole voltare pagina, almeno in teoria. All’inizio la lotta per la successione al leader georgiano sembrava veder prevalere il capo della polizia segreta Berija, divenuto vice presidente del consiglio. In breve è stato rimosso dall’incarico (ora rischia seriamente la vita)  grazie alla collaborazione unanime di altri politici. Tra questi ultimi troviamo il nome del nuovo primo ministro: Nikita Sergeeevich Krusciov. Nato in una piccola città situata ai confini dell’ucraina, ha alle spalle una carriera politica e soprattutto militare (ma forse le due dimensioni combaciano) di tutto rispetto. Combattente dell’Armata Rossa nel 1917, ne divenne poi funzionario politico. Seguirono cariche sempre più importanti, come quella di comitato cittadino nel 1934. Si distinse in particolare durante il secondo conflitto mondiale, quando fu in servizio come ufficiale politico (equivalente alla carica di tenente generale). Dopo l’invasione nazista entrò in conflitto con Joseph Stalin riguardo la gestione della guerra in Ucraina. Pochi giorni fa, le fonti sono sempre più consistenti, avrebbe tenuto un discorso attraverso il quale la sua distinzione ideologica da Stalin sarebbe divenuta definitiva. Si tratterebbe di una chiara denuncia del culto della personalità di cui Stalin è stato oggetto, e delle “purghe” da lui compiute ai danni della sua stessa gente. Riuscirà nel suo intento quest’uomo di grande intelligenza e dal carattere volitivo?

(27 marzo 1958)

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