martedì 20 marzo 2018

Alessandro Volta annuncia la Pila

A dirsi sembrerebbe cosa modesta l’invenzione dell’ingegnere Alessandro Volta: il primo generatore di corrente. Eppure si tratta, possiamo dirlo, di una porta per il futuro. Convertendo l’energia chimica in energia elettrica, costituisce la potenziale alimentazione per circuiti e dispositivi elettrici. La struttura del meccanismo, denominato Pila, è a grandi linee costituita appunto da una pila di dischetti di zinco e rame sovrapposti in alternanza dentro una struttura in legno. Due fili di rame, collegando il primo e l’ultimo dischetto, attivano la differenza di potenziale e generano il passaggio di corrente. Uomo di scienza lucido e pragmatico, Volta non è nuovo a traguardi prestigiosi . Sua, ricordiamolo, la scoperta del “gas metano” nel 1776. Già da alcuni anni, inoltre,  era impegnato a perfezionare le sue conoscenze riguardo i fenomeni elettrici. Nel 1780 aveva ad esempio inventato il “condensatore elettrico”, ed è nota l’influenza degli studi compiuti da Luigi Galvani sul suo lavoro. O, per meglio dire, l’opposizione a teorie di Galvani come quelle sulla elettricità animale e la connessione tra elettricità e vita. “Non ho mai creduto che ci sia elettricità negli animali” ha confermato Volta “la contrazione di un muscolo deriva semplicemente dall’irritazione di un nervo” E se, in un certo senso, avessero ragione entrambi? L’effetto Volta, ne siamo certi, cambierà le nostre vite.

(20 marzo 1800)

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