domenica 25 marzo 2018

Incendio alla fabbrica Triangle, 146 vittime

Una catastrofe, da cui potrà essere tratto insegnamento per le generazioni future. L’incidente, ma le responsabilità vanno ben oltre la casualità, ha colpito in modo tragico fabbrica Triangle di New York. Una forza lavoro composta da 500 persone, per lo più donne immigrate da Italia, Germania, Europa dell’Est. La vittima più anziana è Fiorenza Panno, 43 anni, mentre le più giovani sono due quattordicenni di nome Kate Leone e Rosaria Maltese. Quello che fa rabbia nel pensare a queste 146 vittime, di entrambi i sessi ma donne in maggioranza, è che si tratta di un disastro annunciato e frutto dell’ingiustizia. La fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un edificio alto dieci, e all’ottavo di essi l’incendio si è innescato. A quel punto i lavoratori, chiusi a chiave dai proprietari Max Black e Isaac Harris per paura che rubassero o si prendessero “ingiuste” pause, non hanno avuto scampo. Molte delle vittime hanno trovato la morte gettandosi dalle finestre, in cerca di salvezza. Quanto a Black e Harris, che pure si trovavano al decimo piano, si sono messi in salvo abbandonando gli operai al loro triste destino. Non deve forse stupire tale atteggiamento insensibile, pari a quello loro dimostrato in precedenza verso i propri sottoposti. Come dichiarato da Pauline Newman, una delle lavoratrici “Venivamo pagate dai 6 ai 7 dollari la settimana”. Questo per turni di 14 ore in una settimana lavorativa lunga da 60 a 70 ore. Misure di sicurezza: nulle. Tessuti infiammabili sul pavimento, luci a gas aperte per illuminare, pochi secchi d’acqua ani incendio a disposizione. Evidentemente è ora che qualcosa cambi nel mondo del lavoro, i legislatori facciano il proprio!

(25 marzo 1911)

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

Categorie

Contattaci

Nome

Email *

Messaggio *