venerdì 11 maggio 2018

Catturato Adolf Eichmann

“La sete di giustizia nutre il coraggio. Missione compiuta”. Un secco, chiaro messaggio sul sito del Centro Wiesenthal conferma l’avvenuta cattura di uno dei criminali nazisti più ricercati del mondo. Adolf Eichmann, il burocrate dell’Olocausto, come molti altri suoi complici aveva da diversi anni fatto perdere le proprie tracce al di là dell’Oceano Atlantico. Dopo l’annessione dell’Austria da parte del Reich si distinse per capacità organizzative nello spostamento in massa di ebrei. Dapprima nell’ambito delle espulsioni in massa ancora praticate prima della guerra (si vantò di averne allontanati oltre 50.000), in seguito a scopo di sterminio. Dopo la conquista della Cecoslovacchia, quando il numero dei paesi disposti ad accogliere ebrei era quasi azzerato, si passò alla concentrazione nei ghetti, all’uccisione per fame e stenti e, dopo la conferenza di Wannsee, alla deportazione nei lager. Un individuo oscuro, poco amato dai superiori, tanto defilato da poter trascorrere dopo la fine del conflitto cinque anni nelle campagne tedesche. Poi la fuga in Argentina, fino al giorno in cui il Mossad lo ha scovato a Buenos Aires e prelevato con la forza (nell’ordinamento argentino non è prelevata l’estradizione). I dettagli sono ancora top secret, ma pare che la figlia di un ebreo ex deportato nei lager frequentasse il figlio di Eichmann, il quale si sarebbe lasciato andare ad affermazioni sull’Olocausto smascherando indirettamente il padre. Ora il destino del nazista è nelle mani del popolo su cui si accanì. Ricordiamo che altri responsabili di crimini contro l’umanità, tra cui il dottor Joseph Mengele, sono ancora alla macchia. Chi ha segnalazioni, è sempre pregato di collaborare senza indugi.

(11 maggio 1960)

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