lunedì 2 aprile 2018

L'Argentina invade le Falkland

L’Operazione Rosario di è svolta in poco più di 11 ore, rapida e quasi indolore considerato il bilancio di un’unica vittima e cinque feriti. C’era da aspettarsi una mossa simile, vista la crisi economica in cui l’Argentina è stata trascinata dalla giunta militare che la insanguina sette lunghi anni. Leopoldo Galtieri ha ritenuto di dover soffiare sul fuoco dell’orgoglio nazionalista per distrarre la popolazione da problemi più incombenti (inflazione ormai al 90% annuo), e ha scelto la soluzione di una guerra apparentemente facile e veloce. Alcuni segnali negli scorsi mesi hanno dato a Galtieri l’impressione di avere mano libera. L’allusione a una possibile invasione delle Malvinas, così sono chiamate in Argentina, era già stata accennata in una riunione dell’ONU ma l’Inghilterra non aveva dato segnali di reazione. A ciò si erano aggiunte ulteriori provocazioni, come l’innalzamento di una bandiere argentina in Georgia del Sud da parte di presunti civili argentini dipendenti di una società di pesca. Su youtube circolano già le riprese dell’invasione da parte argentina, rubate dagli abitanti delle isole. Abitanti, ricordiamolo, di origine scozzese e da sempre sostenitori della presenza militare inglese sull’isola. I suddetti video mostrano reazioni a dir poco perplesse e l’indecisione di chi non ha idee immediate sul proprio destino. Delle reazioni da parte della popolazione argentina possiamo solo fare supposizioni, la macchina della propaganda e del terrore non lascia trapelare opinioni spontanee. Ma la vera domanda è: davvero la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, come crede Galtieri, non muoveranno un dito?

(02 aprile 1982)

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