martedì 8 maggio 2018

Inventata la Coca Cola

Soffrite di emicranie e le avete provate tutte? Non siete scettici verso i nuovi ritrovati davanti a cui  la medicina ufficiale storce il naso? Oggi c’è una nuova medicina che potrebbe fare al caso vostro. Ce la propone John Stith Pemberton, farmacista polacco naturalizzato statunitense. Il signor Pemberton è un esperto e sostenitore dei cosiddetti rimedi botanici. Ritiene quindi utili i rimedi vegetali capaci di purificare il corpo dalle tossine. Qual è il ritrovato che ci presenta, gli chiediamo. “Vede, tutto deriva da un lungo periodo di ricerche, che nasce da esperienze personali. Durante il periodo della guerra di secessione fui tenente colonnello e presi parte alla battaglia di Columbus”. Sappiamo che venne ferito come molti altri soldati “Esattamente, al petto. E come gli altri feriti gravi dovetti ricorrere alla morfina per sopportare il dolore, sviluppai dipendenza. Da chimico e farmacista, non potevo esimermi dallo studiare un rimedio. La mia ispirazione fu il vino del dottor Mariani” Si riferisce al Vin Mariani, la bevanda tonica col vino Bordeaux e le foglie di coca macerate? “Proprio quello, ne produssi una mia versione con noce di cola e damiana, la chiamai vino di coca francese di Pemberton”  . C’era richiesta? “Eccome! Nell’opinione pubblica era diffuso il timore per la depressione e la tossicodipendenza tra i veterani, e la nevrastenia delle donne”. Poi lei lanciò il prodotto, su larga scala, almeno finchè…”Finchè ad Atlanta, dove risiedo è stata emanata una legge che proibisce gli alcolici. Non mi sono però dato per vinto e dopo molti tentativi ho ottenuto una variante analcolica.” Per quali mali la consiglia? “Ottima per lenire la cefalea, lo stress, la stanchezza, ed ha una componente di anidride carbonica che la rende piacevolmente frizzante da ingerire”. Detta così fa venire sete. Verrebbe da comprarla come bibita, più che come medicina!

(08 maggio 1886)

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